Continuando il percorso, al secondo piano, quattro gruppi hanno proposto riflessioni sul sogno in chiave contemporanea. In particolare, i gruppi si sono occupati di mostrare come è cambiato il modo di ‘vedere’ il sogno grazie alla nascita e ad altre ricerche scientifiche che ci hanno aiutato a capire a pieno questa attività psichica considerata, nell’antichità, un’esperienza di contatto con la dimensione divina.
FREUD
Freud e i suoi metodi di ricerca e studio: il primo gruppo ha voluto rappresentare una seduta del più importante neurologo del Novecento, fondatore della psicoanalisi. In un susseguirsi di scene, Freud chiede ai pazienti di raccontare i loro sogni, ne interpreta il contenuto e infine dà loro dei consigli. Il sogno, se analizzato, può far arrivare all’inconscio e far comprendere meglio se stessi e i propri desideri.
PIRANDELLO
Pirandello è stato l’autore scelto dal secondo gruppo per approfondire il tema del sogno come via alternativa per l’uomo per evadere dalla monotonia e alienazione della vita reale. Nel mettere in scena la novella “Il treno ha fischiato”, il gruppo ha dato voce al sogno a occhi aperti di Belluca che sente il fischio di un treno e da quel momento inizia a ‘sognare’. La metafora del treno dove l’uomo viaggia ovunque, nel mondo, con la sua straordinaria forza d’immaginazione fa riflettere anche noi, ancora oggi.
IL SOGNO NELL’ARTE
Con la presentazione del terzo gruppo siamo stati presi per mano e condotti nel sogno nell’arte. Dal Rinascimento, durante il quale il sogno è visto come rivelazione religiosa, fino ad arrivare al surrealismo, influenzato da Freud, dove l’artista dipinge la sua interiorità e riflette la psicologia di se stesso tramite il sogno, le opere presentate ci hanno fatto immergere in una diversa ma non meno affascinante dimensione del sogno.
LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il quarto gruppo ha affrontato il tema della violenza sulle donne rendendo protagonista della scena Carla, una giovane donna che attraverso il sogno racconta agli spettatori i suoi pensieri e le sue paure ma anche una terribile realtà. Carla sogna di essere vittima di violenze verbali e fisiche da parte del compagno, violenze che lei finisce addirittura per giustificare in quanto da lui del tutto soggiogata. Carla vive il sogno come un incubo e si sente sollevata solo dopo essersi svegliata. Purtroppo però la violenza sulle donne non è solo un brutto sogno ma è reale quotidiana violenza da combattere e contrastare in ogni modo.
Rappresentazioni diverse hanno mostrato come sogno e vita possano essere strettamente legati anche per noi. La vita è un sogno e merita di essere vissuta fino in fondo, anche quando questo sogno ha aspetti di realtà non sempre piacevoli o addirittura, in alcuni casi, dolorosi.
Lorenzo Ruffi e Niccolò Cafici

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