A gennaio dello scorso anno, nel nostro Liceo, è stato attivato il Laboratorio di comunicazione e giornalismo come attività di Alternanza scuola-lavoro che, affiancando il giornalino cartaceo Rapsodia, ha offerto a tutti noi studenti la possibilità di approfondire attraverso le nuove tecnologie forme di scrittura ricche di stimoli.
La professoressa Michela Benedetti, docente del Liceo come tutor scolastico, e la dottoressa Linda Grilli, giornalista pubblicista e web content specialist come tutor esterno, hanno seguito e incoraggiato noi studenti nella realizzazione di una versione online del giornalino che ci consentisse di svolgere un tirocinio formativo coerente con il percorso di studi da noi scelto ma flessibile e in grado di adattarsi alla nostra esigenza di avere il giusto tempo da dedicare allo studio, allo sport e ai nostri interessi personali.
Chi entra a far parte della redazione di RapsodiaOnline deve frequentare un corso della durata di una settimana tenuto dalla dottoressa Grilli per imparare le tecniche di scrittura online, le principali norme che regolano l’attività di giornalista e le modalità di gestione di un sito online.
L’iniziativa ha avuto un discreto successo e ha visto coinvolti anche alcuni ragazzi del biennio che, pur se non inseriti in percorsi di Alternanza scuola-lavoro, hanno trovato in RapsodiaOnline lo spazio per approfondire le loro passioni.
Come funziona?
Per entrare a far parte della redazione, è necessario rivolgersi alla prof.ssa Benedetti o al referente per il Liceo dell’Alternanza scuola-lavoro.
Dopo aver imparato a gestire il sito online, tramite il gruppo whatsapp ogni redattore propone a tutti gli altri membri del team le proprie idee sugli articoli che vorrebbe scrivere. Sotto la supervisione della dott.ssa Grilli e della prof.ssa Benedetti, ogni proposta viene discussa e, una volta accettata la proposta dell’articolo, quest’ultimo viene inserito come bozza nel sistema editoriale, ricontrollato e, infine, pubblicato.
Quando l’articolo è online, si comincia a pensare a quello successivo!
Perché continuare a scrivere?
Un laboratorio di giornalismo è fondamentale in una scuola, sia che uno scriva per sé o per gli altri; l’importante è comunicare ciò che si ha dentro e su cui si vuole riflettere con gli altri. All’interno di una scuola siamo in tanti ed è difficile conoscere e farci conoscere da tutti. Anche per questo c’è il giornalino.
Sarebbe molto importante seguire l’invito di Federico Cristiani (IIIE a.s.2016/17), ex studente della nostra scuola e caporedattore di Rapsodia cartacea, a trovare un diversivo e immergerci nella creatività. Sono queste le ragioni che devono spingerci a continuare a scrivere e a mantenere viva l’esperienza di un giornalino scolastico.
Cecilia Barachini
Di nuovo tra voi (da Rapsodia – ed. aprile 2017)
“Disoccupate le strade dai sogni” si intitolava un album di Claudio Lolli del ’77, anno che sancisce la fine della stagione delle piazze e l’inizio di una fase buia del nostro Paese. Nella canzone che dà il titolo all’album il protagonista, un distopico “Cristo uscito dal Circo Togni”, prende il megafono e dice: “disoccupate le strade dai sogni, non c’è più spazio per la fantasia”.
Nel mondo odierno, come Lolli aveva previsto, di sogni se ne vedono pochi; le ansie e le paure prevalgono. E anche nelle scuole che viviamo a volte questi sogni “ingombranti, inutili, vivi” vengono scarsamente considerati, dagli insegnanti e dagli studenti stessi.
Chi entra in un Classico, però, qualcosa lo sogna. Che sia un’immersione nella Grecità o il proiettarsi in un camice da medico nel proprio futuro, che sia un qualcosa di strettamente legato alle materie studiate o meno poco importa: come comunità scolastica abbiamo il compito di conservare e coltivare questo materiale umano.
Passando in rassegna i numeri passati di Rapsodia si possono trovare articoli di ogni genere, distillati di umanità; impronte di decine e decine di scrittori diversi, tutti con i loro sogni. Ed è bello vederli adesso, una volta maturati, continuare a inseguire le loro passioni: vederli scrivere, suonare, recitare, per svago o per scelta di vita.
Come Rapsodia siamo scomparsi per lungo tempo, ma la creatività di cui viviamo è rimasta nella scuola: è la creatività che si fa manifesta ogni anno a gennaio ai Giorni Classici, a primavera al concerto, a maggio sul palco del Verdi; è la creatività che si cela tra i banchi nel resto dell’anno. È la linfa vitale di questa scuola.
Allora noi ci ripresentiamo – pur lontani dai fasti del passato e con molta strada ed esperienza da fare – per fornire un diversivo allo studio matto e disperatissimo, per tornare a fornire a quella creatività uno spazio in più. Uno spazio libero, che affronti temi importanti ma che sappia essere giocoso. Soprattutto, però, uno spazio che sia aperto ai sogni e alle passioni di tutti.
Federico Cristiani
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