Ruolo e finalità delle Sette Sorelle, dell’Opec e della politica della nazionalizzazione
Il mercato mondiale del petrolio ha avuto un notevole boom a partire dal Secondo Dopoguerra
I paesi del Medio Oriente, che avevano le maggiori risorse energetiche, furono “attaccati” dalle grandi potenze economiche, Stati Uniti e Regno Unito primis, con la finalità di potersi arricchire. Per questo nacque un malcontento nei paesi sfruttati, anche perché ricevevano in cambio ben poco.
Questo fenomeno è chiamato “maledizione del petrolio”, gli stati che avevano grandi risorse energetiche storicamente hanno attirato l’attenzione delle principali potenze mondiali e, spesso, sono stati sottomessi e sfruttati. Un esempio attuale è il Venezuela che viene preso di mira dalla principale potenza mondiale proprio per le sue grandi risorse energetiche.
La “maledizione del petrolio” comporta anche uno sviluppo inferiore degli altri settori economici del paese e una maggiore corruzione a causa dell’interesse ad appropriarsi delle risorse energetiche, inoltre questi paesi possono anche essere più propensi ad un’instabilità politica.
Le Sette Sorelle erano le sette principali compagnie petrolifere che dominavano il mercato globale del petrolio nel Secondo Dopoguerra: le statunitensi Exxon, Mobil, Standard Oil of California, Gulf Oil, Texaco, l’anglo-olandese Royal Dutch Shell e la britannica British Petroleum.
L’Opec, l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, comprende attualmente 12 paesi membri che si sono associati nel 1960 per formare un cartello economico (un accordo formale o informale fra imprese concorrenti nello stesso settore) con l’obbiettivo di ridurre o eliminare la concorrenza per ottenere vantaggi economici comuni, come la fissazione dei prezzi, la limitazione della produzione, la divisione del mercato e il controllo dell’offerta. Gli stati membri dell’Opec hanno una grande influenza sul mercato del petrolio e del gas naturale.
La politica della nazionalizzazione è l’azione di uno stato tesa a prendere il controllo su tutte le proprie risorse petrolifere, e non solo, e delle società private che le gestiscono, spesso a discapito delle compagnie estere che mantenevano il controllo sulle risorse.
Un esempio di nazionalizzazione potrebbe essere il caso del primo ministro dell’Iran Mossadeq, che nel 1951 nazionalizzò la Anglo-Iranian Oil Company. Perché gli inglesi sfruttavano le risorse energetiche iraniane a discapito dell’Iran.
Le Sette Sorelle avevano la finalità, come l’Opec, di “controllare” il mercato del petrolio ma gli interessi fra i due raggruppamenti erano divergenti.
Io ritengo che: la politica della nazionalizzazione sia una scelta valida da attuare per prendere il controllo delle risorse del proprio paese, inoltre, lo sfruttamento eccessivo delle risorse energetiche di un paese senza essere adeguatamente remunerato deve finire.
La nazionalizzazione di Mossadeq mostra come il malcontento del popolo possa far cessare l’arricchimento nel settore petrolifero delle grandi potenze internazionali.
Lorena Gabriela Mardare (classe 2A AFM – ITE)
Attività del progetto Contemporanea..mente

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