The Substance, film scritto e diretto dalla regista Coralie Fargeat, ha debuttato nelle sale il 30 ottobre 2024 ed è stato presentato al Festival di Cannes, stabilendo il record per la più lunga ovazione.
La trama ruota intorno alle vicende di Elisabeth (Demi Moore), un’attrice decaduta, che vede la sua bellezza e popolarità andare ad affievolirsi col passare degli anni. Deciderà quindi di ricorrere a un’innovativa sostanza che le permetterà di riavere “una versione migliore di sé”. La sua nuova versione, Sue (Margaret Qualley), una ragazza giovane e attraente, prenderà però il sopravvento in un susseguirsi di vicende che innescheranno un conflitto interno tra le due personalità, portato in vita dalla “sostanza”. Man mano che ci si avvicina al finale le vicende si fanno più cupe e perverse, fino ad arrivare a un finale tanto inaspettato nello svolgimento quanto prevedibile nell’esito. Il film muove una decisa critica alla cultura moderna. Gioca, infatti, sul concetto della supremazia del nuovo rispetto al vecchio, quasi un manifesto dell’obsolescenza programmata, posto però su un piano distopico, a tratti inverosimile ma spaventosamente reale.
Ciò che particolarmente colpisce chi guarda, oltre all’elevato numero di effetti speciali eseguiti in modo magistrale, è il modo in cui questo film, inizialmente dai toni ironici e provocatori, diventa estremamente cupo durante la narrazione. La favola della prima parte sembra prendere la forma di un incubo nella seconda, con le due personalità che diventano sempre più separate e in contraddizione. Sempre più frequente sarà la frase “non esiste una lei e una te”, che colpisce profondamente sia la protagonista sia lo spettatore.
Andrea Campanelli (classe 3A – liceo classico)
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