L’articolo scritto dal professore Vento Andrea «Bombe italiane, morti yemenite» (https://cambiailmondo.org/2018/01/02/bombe-italiane-morti-yemenite/) illustra il fatto che vengono prodotte armi in Sardegna dall’azienda Rwm su licenza della società proprietaria, la tedesca Rheinmetall Defence, vengono venduti all’Arabia Saudita per miliardi di euro per bombardare le città dello Yemen e uccidere per lo più civili. In Italia la legge 185 impedisce la vendita di bombe a Paesi coinvolti in guerre o che le usano contro i civili, ma noi continuiamo questa pratica, tenendo più conto dell’aspetto economico che di quello umano.
Come diceva Papa Francesco, «Il mondo non ha bisogno di mercanti di morte che si arricchiscono con le guerre» perché ai tempi di oggi, nei nostri territori non è più come negli anni delle guerre mondiali. In Yemen invece purtroppo è così. Per chi abita in Yemen la normalità è svegliarsi la mattina e trovarsi una bomba davanti casa, la normalità è non avere un pasto caldo, ma carestia e povertà. Ogni giorno la paura, il terrore. I telegiornali raccontano questa vicenda ma non enunciano tutta la verità, non ci mettono a conoscenza del fatto che anche noi contribuiamo alla guerra producendo le armi, ma preferiscono farci credere che sia solo una guerra all’interno di uno Stato e non dicono esplicitamente che anche noi siamo coinvolti.
Questo articolo ci fa rendere conto che persino noi, Italia, anche se all’apparenza non sembra, favoriamo la morte di persone civili.
Giulia Becherini (classe 2C AFM – ITE Pacinotti)

Lascia un commento