La battaglia di Hacksaw Ridge è un film del 2016 diretto da Mel Gibson. Racconta la storia di Desmond Doss, interpretato da Andrew Garfield, il primo obiettore di coscienza dello US Army a ricevere la medaglia d’onore. Il film è stato presentato fuori concorso alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ed è candidato a sei premi Oscar.
Ecco la trama. L’attacco alla base americana di Pearl Harbor apre un nuovo fronte delle ostilità in Giappone e il giovane americano Desmond Doss, figlio di un veterano della Prima Guerra Mondiale, decide di arruolarsi per servire il proprio Paese. Ben presto però il ragazzo si differenzia dai suoi compagni: cristiano avventista, durante l’addestramento militare si rifiuta di impugnare il fucile, convinto che la guerra sia una scelta giustificata ma che uccidere sia sbagliato. Dopo essere stato ufficialmente designato come soccorritore medico, Desmond viene dunque spedito sull’isola giapponese di Okinawa, dove la guerra infuria e le truppe americane non riescono a sfondare le linee di difesa. Senza mai imbracciare un’arma, riuscirà a conquistare la fiducia dei compagni salvando la vita a 75 uomini feriti sul campo di battaglia e diventando il primo obiettore insignito della Medaglia d’Onore del Congresso, la più alta onorificenza militare Americana.
Al di là dell’originalità della vicenda del soldato-obiettore e delle scene di cruda violenza, il film descrive una realtà storica poco conosciuta: la caparbia ferocia con la quale i soldati giapponesi combatterono gli Alleati sul fronte del Pacifico nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Per la cultura nipponica di quel tempo, infatti, arrendersi al nemico era considerato un atto impensabile: per questa ragione i soldati giapponesi combattevano fino alla fine, anche quando erano certi della sconfitta. Emblematica a tale riguardo è la scena nella quale alcuni soldati dell’Impero giapponese fingono di arrendersi ai soldati americani per poi lanciare contro di loro alcune granate ed essere a loro volta uccisi.
La battaglia di Okinawa si concluse con un bilancio delle perdite spaventoso: 100 mila morti tra i giapponesi e 12 mila morti e 37 mila feriti tra gli americani. Per la prima volta sul fronte del Pacifico, si assistette inoltre al coinvolgimento diretto della popolazione civile, che fu pesantemente coinvolta nelle operazioni belliche. Si stima che ci furono circa 150 000 vittime tra gli abitanti di Okinawa, tra cui migliaia di cittadini che si suicidarono pur di non cadere in mano ai soldati statunitensi, dipinti come demoni dalla propaganda giapponese. Alla fine furono proprio gli esiti delle operazioni su Okinawa che portarono gli Stati Uniti verso la drastica e terribile decisione di utilizzare la bomba atomica sulle città di Hiroshima e Nagasaki per porre termine al conflitto.
Margherita Staffa
Il trailer del film

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