Molti giovani hanno l’abitudine di ritrovarsi il sabato sera a Pisa, in luoghi frequentati come ad esempio Piazza Dante o Piazza delle Vettovaglie, e sta diventando evidente il fatto che ormai questi non sono posti sicuri. C’è la paura di rimanere da soli o in pochi per le strade o la paura di avvicinarsi troppo a persone in evidente stato di ebbrezza. Riconosciamo gruppi di persone che volontariamente provocano uno scontro o ricercano forme di aggressività, e immediatamente siamo noi ad allontanarci e cercare un posto più affollato e sicuro.
Ma perché dobbiamo essere noi a cercare un posto sicuro altrove? Perché deve esserci un altro posto? Ad esempio il mese scorso, sabato 9 novembre, un ragazzo di 18 anni è stato aggredito fisicamente e molte persone, che non possono più restare in silenzio di fronte a questi episodi, hanno fatto sentire la loro voce. Il sabato sera successivo, infatti, Piazza Dante è stata prontamente messa sotto il controllo di ben quattro volanti di polizia e carabinieri, che si sono occupati di vigilare il luogo per tutta la sera, nel caso in cui si fosse verificato un evento simile. Ma questa non dovrebbe essere la normalità? Perché siamo protetti solo dopo che è successo un qualche avvenimento che ha fatto scandalo?
E’ inaccettabile vivere costantemente con questa paura e non avere la possibilità di poter passare in totale tranquillità le nostre serate. È importante che ognuno di noi esprima la propria opinione e faccia qualcosa di concreto per far sì che questi fatti non passino inosservati. Forse è l’unico modo per riuscire a riprenderci la libertà che ci deve appartenere e per fare un passo avanti per ritornare a quella che dovrebbe essere la normalità. Siamo stanchi di subire queste situazioni e di non sentirci ascoltati. Siamo stanchi di doverci allontanare o di dover rinunciare alle uscite con i nostri amici per paura di essere aggrediti.
Anna Clara Del Seppia (classe 4A – liceo classico)
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