Il 25 aprile rappresenta una pietra miliare nella storia italiana, un giorno dedicato alla celebrazione della Liberazione dall’occupazione nazifascista avvenuto in quella storica data del 1945 che mise fine alla guerra civile e alla Seconda Guerra Mondiale. È un momento in cui il Paese riflette sulle sfide affrontate nel passato e sulle lezioni apprese affinché in futuro certe aberrazioni non si ripetano.
Il monologo di Antonio Scurati, censurato dalla RAI, offre uno sguardo penetrante sulla questione dell’antifascismo, sia in chiave storica che contemporanea. Attraverso il ricordo dell’assassinio di Giacomo Matteotti nel 1924 e delle stragi nazifasciste del 1944, Scurati mette in luce la persistente presenza della violenza fascista nel corso del ventennio e durante la guerra di liberazione.
Il 25 aprile non è solo una commemorazione della fine dell’occupazione nazifascista, ma anche un momento per riflettere sul significato più profondo dell’antifascismo. È un’occasione per ricordare il coraggio e la determinazione di coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia, spesso a costo della propria vita.
Tuttavia, l’attualità ci presenta sfide significative riguardo alla memoria storica e al ruolo dell’antifascismo nella società contemporanea. Come evidenziato da Scurati, alcuni leader politici sembrano ancora oggi riluttanti a pronunciare apertamente la parola “antifascismo” e a confrontarsi in modo completo con il passato fascista dell’Italia.
Questo atteggiamento solleva interrogativi importanti sulla direzione del Paese e sulla difesa dei valori democratici. La mancanza di un’adeguata condanna del passato fascista e la reticenza nel riconoscere l’importanza dell’antifascismo rischiano di erodere i fondamenti della democrazia e di aprire la strada a una revisione distorta della storia.
Il 25 aprile di quest’anno rimane un momento di riflessione che ci pone davanti nuove sfide dettate dalla situazione attuale. È un giorno per ricordare che la lotta per la libertà e la democrazia è un impegno costante, che richiede il coraggio di confrontarsi con il passato e la determinazione di difendere i valori fondamentali della nostra società usciti dalla Resistenza e sanciti nella Costituzione repubblicana e antifascista, anch’essa oggi sotto attacco. Oggi più che mai assume un particolare valore la frase pronunciata dal costituzionalista e partigiano Piero Calamandrei a conclusione dell’epigrafe al comandante delle forze armate tedesche in Italia, “camerata Kesserling”: “Ora e sempre resistenza”.
In conclusione, secondo me, il 25 aprile rappresenta un’importante opportunità per riaffermare l’importanza dell’antifascismo e per riflettere sulle sfide e le responsabilità che ci attendono nel preservare la memoria storica e nel difendere i principi democratici. Solo attraverso un impegno collettivo per il mantenimento della memoria storica, possiamo assicurare che il sacrificio di coloro che hanno lottato per la libertà non sia mai dimenticato.
L’epigrafe di Piero Calamandrei per il “camerata Kesselring”
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
FONTI:
Ora e sempre RESISTENZA: l’epigrafe di Calamandrei al “camerata Kesselring”
(https://www.wired.it/article/ora-e-sempre-resistenza-calamandrei-camerata-kesselring/)
25 Aprile, Festa della Liberazione: storie e significato
Scurati legge il suo monologo rifiutato dalla RAI alla manifestazione del 25 aprile
(https://youtu.be/P7POGxjRXMU?feature=shared)
25 Aprile: il giorno della Liberazione
Jacopo Marchi (classe 2A AFM – ITE)
Attività svolta nell’ambito del progetto Contemporanea..mente
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