La settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo, tenutasi dal 6 al 10 febbraio 2024, è stata un’edizione straordinaria che ha lasciato una forte impronta nella storia del festival. Con uno share record del 74,1%, si è confermata come una delle edizioni più seguite di sempre, unendo artisti storici della musica italiana a nuovi talenti emergenti e creando un palcoscenico emozionante e diversificato.
Tra tutti questi artisti, Ghali è emerso come una figura di spicco, dando voce alla causa palestinese, portandola al pubblico. La sua performance con il brano “Casa mia” è stata un viaggio attraverso le sfide e le contraddizioni della società contemporanea, denunciando la dipendenza ossessiva dalla tecnologia e la cecità di fronte alle tragedie umanitarie e andando a vedere queste problematiche da un punto di vista esterno alla terra, dagli occhi di Rich Ciolino, un’alieno che ha accompagnato Ghali durante tutto il festival.
La presenza di Rich Ciolino ha sottolineato il tema “casa” all’ interno del brano, tema già trattato nella discografia di Ghali, ma in una prospettiva cosmica e universale che riprende in qualche maniera la metafora espressa da Caparezza nella canzone “Io vengo dalla luna”.
Nella serata finale del festival, Ghali, accompagnato da Rich, ha sfruttato il palco dell’Ariston per lanciare un appello urgente contro il genocidio a Gaza, attirando l’attenzione e l’ammirazione di molti, ma anche il dissenso di altri.
Tuttavia, il suo gesto coraggioso è riuscito a risvegliare le coscienze e promuovere una discussione urgente sulla situazione in Palestina, sia in Italia che oltre confine. La sua voce, insieme a quella di altri artisti impegnati, continua a echeggiare, alimentando speranze di cambiamento e giustizia in un mondo sempre più connesso e consapevole delle sue responsabilità globali.
Marco Rotelli (classe 2B – liceo classico)
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