La guerra ha sempre fatto parte della nostra società fin dall’antichità distruggendo ciò che gli uomini e le donne, con impegno, avevano costruito fino a quel momento.
Per la vetrina di questa settimana proponiamo quattro libri appartenenti a diverse epoche, che testimoniano il fatto che questo argomento, purtroppo, sembra destinato a non finire mai.
Il primo libro che vi consigliamo è il saggio di Paul Fussel Tempo di guerra in cui viene illustrato lo stato psicologico ed emotivo della popolazione in America e in Inghilterra durante la seconda guerra mondiale. Fussel spiega che i danni prodotti dalla guerra non furono soltanto materiali, ma anche psicologici; proprio questo è uno dei problemi più gravi legati al conflitto: la psiche umana rimane fortemente danneggiata da tutto il male causato.
La nostra seconda proposta in merito al tema della guerra è il romanzo Guerra e pace di Lev N. Tolstoj. Guerra e pace racconta le vicende di tre famiglie, dal 1805 al 1820, nella cornice di importanti eventi storici: la guerra tra la Russia e la Francia napoleonica; la sconfitta nella battaglia di Austerlitz, a cui partecipa uno dei protagonisti del romanzo; l’invasione della Russia da parte della truppe francesi, la guerra patriottica che vede insorgere il popolo, in difesa del territorio nazionale; l’incendio di Mosca e la sua liberazione.
Entrambi i testi parlano di conflitti avvenuti in tempi abbastanza vicini a noi ma la guerra è fin dall’antichità una triste realtà della nostra storia.
Una delle più antiche guerre della tradizione mitico-leggendaria è raccontata nell’Iliade. Il poema canta dell’ultimo periodo di guerra tra gli Achei e i Troiani unendo il racconto di guerra con momenti che descrivono il pathos dei personaggi.
Legato a questo tema vi è poi il trattato De ira di Seneca che svolge una riflessione sul sentimento dell’ira, che – citando Seneca – si sarebbe trasformata in una competenza indispensabile della virtù nello stimolo stesso a compiere grandi imprese. Allo stesso tempo però il filosofo considera l’ira figlia di un eccesso di orgoglio e portatrice di effetti funesti, responsabili dello scoppio di conflitti.
Buona lettura!
Benedetta Petroni – Marta Torquati (classe 4B – liceo classico)
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