Sabato 18 febbraio 2023, davanti al Liceo Michelangelo di Firenze, è stato commesso un inaccettabile atto di violenza politica da parte di Azione Studentesca, gruppo di estrema destra vicino a Fratelli d’Italia, ai danni di alcuni membri del Collettivo di Firenze.
I militanti di Azione Studentesca, definiti dallo stesso sindaco di Firenze Dario Nardella come dei veri e propri squadristi, stavano distribuendo dei volantini di stampo fascista (il contenuto di questi era finalizzato all’esaltazione militarista, alla protezione di giovani criminali e promotori di un’idea razzista in base alla quale bisogna limitare l’accesso degli studenti stranieri nelle scuole italiane) davanti alla scuola quando gli studenti del Collettivo di Firenze, di fronte all’anticostituzionalità dei volantini, li hanno invitati a gettarli nei cestini. I sei militanti di Azione Studentesca, in risposta, hanno aggredito uno dei ragazzi nell’indifferenza dei passanti; solo un altro ragazzo del Collettivo e una professoressa hanno cercato di allontanare gli aggressori.
In seguito a questo gravissimo episodio di violenza politica, il 23 febbraio la dirigente scolastica del liceo Castelnuovo, prof.ssa Annalisa Savino, ha scritto una lettera per condannare l’episodio come atto di terrorismo politico e per ricordare a tutti noi che: “il fascismo non è nato con le grandi adunate di migliaia, è nato ai bordi di un marciapiede qualunque con la vittima di un pestaggio politico lasciata a se stessa dai passanti indifferenti.”. Anche il sindaco Nardella ha rilasciato una dichiarazione, in cui ha sostenuto la necessità di una condanna “da parte di tutte le forze politiche” di fronte a una violenza di matrice fascista che non può essere giustificata.
La presa di posizione della preside e quella del sindaco hanno suscitato reazioni inaspettate da parte di molti politici:
- Il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), ha affermato: “Se si vede il video pubblicato da Il Giornale si nota che è stato un fronteggiamento fra due gruppi“, riducendo l’episodio a una banale rissa e non riconoscendo il pestaggio politico fatto dal movimento indipendente vicino al suo partito.
- Il Ministro dell’Istruzione ha condannato pesantemente la lettera della dirigente definendola “ridicola, del tutto impropria, non corrispondente alla realtà e creata soltanto per alimentare ulteriori divisioni politiche“, dimostrando di non voler commentare i fatti per quello che sono e di non avere a cuore, come invece il ruolo istituzionale prevederebbe, la formazione dei futuri cittadini anche da un punto di vista civico.
- Il coordinatore fiorentino di Alleanza Studentesca, Jacopo Cellai, ha espresso “rammarico” ma, richiamando Nardella, ha auspicato “accortezza nel commentare l’accaduto senza additare responsabilità prima che le stesse siano accertate”.
Non si sono espressi invece né Meloni, che da giovane ha fatto parte di Azione Studentesca, né Giovanni Donzelli, deputato fiorentino e dirigente di Fratelli d’Italia.
Il fascismo è stato un movimento violento che si vantava di esserlo; l’apologia del fascismo non rientra nella libertà di parola e ai sensi dell’Articolo 1 costituisce un delitto punibile anche con l’arresto. Il fascismo non è stato un movimento politico come gli altri ma ha inteso cancellare ogni forma di opposizione, limitando le libertà personali e volendo trasformare lo Stato in un regime autoritario.
Fonti: La nazione, Il fatto quotidiano, La repubblica.
Alessandro Ghelardi – Alessia Gerini (classe 4B – liceo classico)
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