Questa settimana la biblioteca si maschera; in vetrina vi offriamo i capolavori di Luigi Pirandello.
Se siete appassionati alla letteratura italiana del Novecento, venite a dare un’occhiata. Pirandello, dopotutto, è uno
degli scrittori più rilevanti di quel periodo e vincitore del premio Nobel per la Letteratura nel 1934; le sue opere offrono una visione della vita umana molto particolare.
Prendiamo per esempio “Uno, nessuno e centomila”, dove è affrontato il tema delle maschere imposte all’uomo dalla società. Il protagonista ha una, nessuna e centomila facce e nel corso della storia viene affrontata la relazione fra il singolo individuo e il pensiero che la società ha di lui.
“Il fu Mattia Pascal” racconta la vicenda del bibliotecario Mattia Pascal che fu ritenuto morto per errore dalla sua famiglia e amici. Ciò che può sembrare una tragedia, al protagonista invece appare come un’opportunità per rinascere: assume quindi la nuova identità Adriano Meis. Presto però si rende conto del suo errore, e cerca di tornare alla sua vera e vecchia vita. Ma ormai è troppo tardi: non c’è più posto per lui nella vita dei suoi cari; Gli rimane ben poco dell’identità del fu Mattia Pascal.
Se invece vi interessa di più un mistero fra personaggi, vi consigliamo “Così è (se vi pare)”. I protagonisti si interrogano sull’identità di una ragazza, che a detta del marito è la seconda moglie, in quanto la prima è morta. A detta della suocera è sua figlia, prima moglie del signore e ancora in vita, ma di cui tutti sanno niente e poco essendo tenuta chiusa a chiave dentro casa. Mentre i personaggi continuano ad interrogarsi su quale sia la verità, e i due coinvolti continuano a dare opinioni contrastanti, per il signor Laudisi – personaggio in cui Pirandello si rispecchia di più – la questione è chiara: non si saprà mai chi sia perché ognuno di loro la vede in modo diverso.
Insomma, Pirandello insegna a non giudicare mai un libro dalla sua copertina!
Buona lettura pirandelliana a tutti!
Alessia Gerini (classe 4B – liceo classico) e Giulia Rizzo (classe 3B – liceo classico Galilei.
Lascia un commento