• Il laboratorio di giornalismo
  • Corso di giornalismo partecipato (progetto Contemporanea…mente e Rapsodiaonline)
  • La Redazione Web
  • Notizie
    • In primo piano
    • Focus
  • Rubriche
    • Visto Letto Sentito
    • Progetto Afghanistan 21/22
    • Focus Sport
    • Contemporanea…mente
    • Laboratorio partecipato di giornalino
    • Racconti Alati
  • In collaborazione con …
    • Progetto Afghanistan
  • Gallery
  • Parlano di noi
  • Contatti

Rapsodia online

Sito web del laboratorio di giornalismo dell'I.I.S. GALILEI-PACINOTTI di Pisa

Pagine social

  • Email
  • Facebook
  • RSS
  • Youtube
  • Il laboratorio di giornalismo
  • Corso di giornalismo partecipato (progetto Contemporanea…mente e Rapsodiaonline)
  • La Redazione Web
  • Notizie
    • In primo piano
    • Focus
  • Rubriche
    • Visto Letto Sentito
    • Progetto Afghanistan 21/22
    • Focus Sport
    • Contemporanea…mente
    • Laboratorio partecipato di giornalino
    • Racconti Alati
  • In collaborazione con …
    • Progetto Afghanistan
  • Gallery
  • Parlano di noi
  • Contatti

Afghanistan sintesi geografica e dell’eredità lasciata dagli Occidentali

13 Gennaio 2022 by admin_rapsodia Lascia un commento

Il ritorno al potere dei talebani il 15 agosto 2021, dopo vent’anni di controllo militare della Nato, ha riportato, sul finire dell’estate, le vicende afghane al centro delle cronache. Cerchiamo di comprendere quali sono le caratteristiche geografiche del Paese e le sue condizioni economiche e sociali, lasciate dagli occidentali.

L’Afghanistan si colloca in una posizione geostrategica, confina con 6 stati e fa da cuscinetto fra 3 macroregioni: il Medio Oriente, il sub continente indiano e l’Asia Centrale. Confina a nord con Turkmenistan, Uzbekistan e Tagikistan, a nord-est con la Cina, a est e a sud col Pakistan e, infine, a ovest con l’Iran.

Il paese si estende per 652.000 km2, la capitale è Kabul e la sua popolazione è di circa 38.000.000 di abitanti.

Per capire a pieno lo Stato si deve far riferimento ad alcuni cenni storici come “Il grande gioco” nel XIX secolo, l’indipendenza del paese nel 1919 ed infine nel 1979 l’invasione sovietica che ha causato moltissimi profughi.

Due terzi del territorio sono montuosi, una parte del territorio è spopolata come le zone desertiche del sud, al contrario le valli situate nella parte settentrionale e occidentale del paese sono più abitate.

Come detto in precedenza la gran parte del territorio è montuoso infatti la sua altitudine media è di 1884 m. Il paese di divide in 3 zone geomorfologiche, una centrale montuosa che va da sud-ovest a nord-est, una settentrionale caratterizzata da una fascia pedemontana che andando verso nord sbocca in una valle, una delle zone più fertili del paese. Ed infine un’area meridionale caratterizzata da una zona desertica e pre-desertica divisa in due dal fiume Helmand.

L’unico fiume che raggiunge il mare è il Kabul, tramite il fiume Indo, mentre l’Amu Darya che traccia il confine settentrionale, sfocia nel lago di Aral e altri, a sud, nella depressione endoreica del Sistan, i rimanenti  evaporano nelle aree aride che attraversano.

Per quanto riguarda il clima, i principali fattori che lo influenzano  sono la lontananza dal mare, l’altitudine e la disposizione dei rilievi. A nord-est, nella grande catena dell’Hindukush, è presente un clima continentale freddo, nelle aree desertiche e pre-desertiche a sud e a nord del Paese un clima continentale arido, nell’area pedemontana e occidentale del paese un clima temperato con siccità estiva.

La popolazione è distribuita eterogeneamente, le principali aree urbane sono Kabul, la capitale, Kandahar, Herat, Mazar-e Sharif e Kunduz. Lo stato ha una popolazione molto giovane e in crescita demografica, soprattutto con l’esplosione demografica degli ultimi 30 anni.

Principalmente le etnie che troviamo sono Pashtun, la maggiore del paese, Tagiki, Hazara, Uzbeki, Aimak, Turkmeni e Beluci. Le 2 lingue ufficiali sono il dari e il pashto mentre la religione professata al 99% è musulmana, con prevalenza sunnita, mentre 1% buddisti.

Se diamo uno sguardo alla geografia sociale vediamo che l’ISU è di 0,511 (169esimo posto su 189), uno dei più bassi al mondo, la mortalità infantile è altissima e la speranza di vita è di 53 anni, molto bassa, la sicurezza alimentare è molto precaria ed il Covid ha peggiorato la situazione. La povertà è sempre più in crescita, infatti, dal 2014 il Pil aumenta ma il Pil pro capite diminuisce, quindi il Pil non sta al passo con l’aumento della popolazione.

L’economia è in uno stato molto critico perché la guerra e la corruzione hanno impedito lo sviluppo, il saldo negativo della bilancia commerciale è circa 1/3 del PIL totale, lo Stato, fino al ritorno dei Talebani (15 agosto) si reggeva sugli aiuti dall’estero da parte di USA, EU e UK, finanziamenti che oggi non arrivano più.

Il settore primario è quello che occupa la maggior parte della popolazione attiva, si coltivano frutta, cereali, cotone e, soprattutto, papavero da oppio, e si allevano ovini e caprini. Nel secondario invece prevalgono industria tessile, cemento, ceramica e la trasformazione di prodotti agricoli. Le risorse minerarie sono presenti ma poco sfruttate. C’è una grave mancanza di ferrovie e strade asfaltate.

La situazione economica è precaria, basata sulla coltivazione di papavero da oppio e la sua raffinazione in eroina, che rappresenta un valore pari al 9% del Pil, l’Afghanistan produce infatti l’85% dell’oppio mondiale

Dall’analisi del Paese emergono gravi condizioni economiche, sanitarie e sociali, inoltre vediamo che il paese si sostenta solamente con aiuti dall’estero e con la produzione di papavero da oppio. L’Afghanistan viene anche definito narco-stato, con l’arrivo dei talebani tutto ciò dovrebbe cambiare, ma siamo sicuri che debelleranno la produzione di oppio?

Questo lo scopriremo solamente col tempo.

Simone Nisi – classe 2C afm ITE Pacinotti Pisa

Share List

Archiviato in:Progetto Afghanistan 21/22

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Visto Letto Sentito

Cosa si celebra il 25 Aprile?

In occasione della Festa della Liberazione, nell’ambito del progetto “calendario civile” curato dalla Professoressa Nencioni, l’Istituto Galilei-Pacinotti ha organizzato una conferenza dal titolo “Cosa si celebra il 25 Aprile?”, tenuta dal Professor Paolo Pezzino, il 28 aprile, nella nostra aula magna ed è stata seguita (per 5 classi in presenza, per le altre on line) […]

Archivio rubrica...

Progetto Afghanistan a.s. 2021-2022

Afghanistan sintesi geografica e dell’eredità lasciata dagli Occidentali

Il ritorno al potere dei talebani il 15 agosto 2021, dopo vent’anni di controllo militare della Nato, ha riportato, sul finire dell’estate, le vicende afghane al centro delle cronache. Cerchiamo di comprendere quali sono le caratteristiche geografiche del Paese e le sue condizioni economiche e sociali, lasciate dagli occidentali. L’Afghanistan si colloca in una posizione […]

Più articoli da questa categoria

Contemporanea…mente

Afghanistan, analisi del paese

L’Afghanistan si trova nell’Asia centro-meridionale e fa da “stato cuscinetto” tra 3 diverse macroregioni: Asia Centrale, Asia Occidentale (Medio Oriente) e Asia Subcontinente indiano. I suoi confini sono: a nord con Turkmenistan, Uzbekistan e Tagikistan; a nord-est con la Repubblica Popolare Cinese, a sud-est col Pakistan e a ovest con l’Iran.   Cenni storici L’Afghanistan […]

Archivio, Rubrica

Focus Sport

Charles Leclerc: veni, vidi, vici

Dall’Australia non poteva esserci buongiorno migliore: Charles Leclerc conquista la sua undicesima pole in carriera, la prima a Melbourne, la seconda … Leggi tutto...

IL COLPO DEL SECOLO

La giornata che ha portato il fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo alla Juventus è stato il 10 luglio 2018. Sono state le 24 ore che hanno scosso il … Leggi tutto...

Archivio rubrica...

Tò perìechon

Jair Bolsonaro e l’Amazzonia in fiamme

Jair Bolsonaro è nato a Glicèrio, San Paolo, il 21 marzo 1955, in una famiglia di origini italiane. Dopo la scuola superiore ha frequentato l’Academia … Leggi tutto...

L’odierna situazione dell’America latina. Incontro con l’intellettuale cileno Rodrigo Rivas

Nel pomeriggio di venerdì 8 novembre nell'aula magna dell'Ite "Pacinotti" di Pisa, nell'ambito del progetto Contemporanea..mente, l'intellettuale … Leggi tutto...

Archivio rubrica...

Racconti Alati

Il motivo per cui temo la pioggia

Giunto il suono dell’ultima campana scolastica, e trascinatomi fuori dalla scuola, insieme ai miei commilitoni, realizzai con mestizia che questa … Leggi tutto...

La Nostra Storia – parte 9

Le farfalle stavano tornando, ma questa volta sembravano intenzionate a lasciare la scena al loro padrone. “Almeno un problema in meno” è ciò che … Leggi tutto...

Archivio rubrica...

Newsletter

>> LEZIONI CORSO DI FORMAZIONE

Copyright © 2022 · Metro Pro on Genesis Framework · WordPress · Accedi