Immagina di essere ad una festa, le luci sono forti, le persone inciampano l’una sull’altra e la musica sembra pronta a spaccarti le orecchie. È una normale festa, ma è quando le luci si fanno rumorose, quando i suoni si fanno pesanti e la pelle inizia a bruciare. Tutti urlano ed ormai hai rinunciato a capire perché, la tua testa si sta lentamente sciogliendo, i tuoi capelli sembrano di troppo. Vorresti strapparti i vestiti, tutto troppo. Intorno a te l’aria sembra riempirsi di gas
tossici, non riesci a respirare, nessuno se ne accorge. Inizi a grattarti via la pelle, faresti di tutto pur di non sentirla
così vicina alle tue ossa. I tuoi pensieri si fanno sempre più insistenti e ripetitivi, voglio andare via, c’è troppo
rumore, tutto troppo. Sei rannicchiato in un angolino della stanza, dondolando e tappandoti le orecchie.
Non capisci come le persone possano apprezzare un contesto del genere, la musica è così alta e rumorosa, e priva
di alcun fine; le tue orecchie potrebbero sanguinare, anche se in qualche modo le urla delle persone riescono ad essere perfino più rumorose della musica stessa. Vorresti avere la forza per portarti via di lì. Muovi le mani come sei solito fare in situazioni come questa, qualcuno ti nota e ti rivolge il solito sguardo stranito, come se la tensione non fosse già alle stelle. Non ti resta altro che scappare, ma come? Ora che hai presente questa scena penso tu abbia capito cosa prova una persona autistica durante il meltdown.
Ci sono molti tipi di meltdown, la persona in questione può ritrovarsi a non riuscire a parlare né a pensare, in alcuni casi può urlare e perfino farsi del male fisico. Per questo è importante essere informati riguardo a crisi di questo tipo
quando si ha a che fare con una persona autistica, ma cosa possiamo fare per aiutarla?
Se la persona è in grado di comunicare ascoltala, se non è questo il caso evita di toccarla, parla a voce bassa, spesso le parole di conforto sono ben accette. Non ci sono vere regole su quello che si può o non si può fare, più che altro non bisogna forzare la persona che sta avendo una crisi a fare qualcosa che non la fa sentire a suo agio. Essendo una persona che ha sperimentato l’atrocità del meltdown mi sento in dovere di dire che quello che si prova in quei momenti non è da sottovalutare, ma da validare, anche se sono emozioni quasi incomprensibili agli occhi di chi assiste.
Alexis Bardelli (classe 1D – liceo classico)

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