SOLO UN ANNO FA È STATA PUBBLICATA LA TRADUZIONE ITALIANA DI “GRAND HOTEL CORONDA” OPERA DEL COLLETTIVO “EL PERISCOPIO”. GLI EXCARCERCERATI POLITICI RACCONTANO LE LORO TERRIBILI ESPERIENZE NELLA PRIGIONE ARGENTINA, LE TORTURE E L’OPPRESSIONE.
“Processo di riorganizzazione nazionale” fu il nome con cui si autodefinì la dittatura militare che governò l’Argentina dal 24 marzo 1976 al 10 dicembre 1983 con la cessione incondizionata del potere.
La dittatura ebbe inizio con un colpo di Stato militare, che rovesciò il presidente e tutte le autorità costituzionali, imponendo nello scenario politico le figure dei tre comandanti delle forze armate. Questa giunta emanò diverse norme al fine di stabilizzare il potere autocratico e nominò un ufficiale militare – con il titolo di presidente, nelle cui mani furono accentrati i poteri esecutivo e legislativo – e cinque funzionari civili che occuparono la corte suprema.
Gli obiettivi dichiarati del Processo di riorganizzazione nazionale erano combattere la corruzione, la demagogia e la sovversione. Si stabilì un nuovo modello economico imposto attraverso una generale violazione dei diritti umani di coloro definiti come “sovversivi”. Il potere fu esercitato tramite la violenza e la tortura; l’esilio forzato e provocò un numero stimato di circa 30.000 sparizioni. Il regime militare poté contare sul sostegno o la tolleranza dei principali media privati e delle industrie del paese, della chiesa cattolica e della maggior parte della comunità internazionale.
Alla fine del 1983, indebolito dalla sconfitta nella guerra delle Falkland, il regime fu costretto a cedere il potere a un governo liberamente scelto dai cittadini.
In questo contesto storico vennero incarcerati in condizioni impossibili, torturati e deportati, i sindacalisti, gli oppositori del regime o anche solo coloro che lo sembravano. Tutto al fine di fiaccare la resistenza, la libertà di pensiero e il libero arbitrio.
A raccontare la loro esperienza sono i membri del collettivo “El periscopio”, il cui obiettivo è contribuire alla promozione e al sostegno di progetti per il recupero della memoria storica.
Sono circa 70 gli ex prigionieri politici autori del libro detenuti nel carcere di Coronda (Provincia di Santa Fe, Argentina) tra il 1974 e il 1979. Allora, erano giovani militanti di movimenti popolari: operai, studenti, insegnanti, contadini, abitanti dei quartieri meno abbienti. Quei giovani, tra i 16 ed i 35 anni, sono, oggi, veterani dell’ultima dittatura civile-militare, sopravvissuti al terrorismo di Stato.
Nel 2020, il libro è stato tradotto e pubblicato in lingua francese.
«Non ci sentiamo vittime della nostra storia. Siamo stati e continuiamo a essere attori sociali che desiderano cambiamenti strutturali, da costruire con la gioia della consapevolezza umana. Ed è per questo che, sebbene alcune di queste pagine riflettano sofferenze molto profonde e assenze insostituibili, l’umorismo, come appare nella maggior parte del racconto, è sempre stato un’arma letale contro i nostri carnefici. Erano i gendarmi e le guardie i veri prigionieri delle proprie paure. E noi, pur stando 23 ore al giorno in celle di 2,80 x 3,40 metri, gli esseri veramente liberi».
In Grand Hotel Coronda, i detenuti politici sopravvissuti al carcere di Coronda testimoniano l’esperienza vissuta oltre 40 anni fa. Il loro messaggio si può riassumere in due parole: resistenza e resilienza. Hanno resistito a un sistema che, giorno dopo giorno, li voleva annientare. Ci sono riusciti costruendo, praticamente dal nulla, dei “periscopi”, usati per spiare le loro stesse guardie. Nonostante le torture, hanno dato prova di una resistenza fuori dal comune, sfidando il potere militare.
Questo libro, la cui versione originale ha avuto un grande impatto in Argentina, costituisce una formidabile testimonianza di vittoria dell’essere umano sulla follia e la morte, grazie ad una lotta collettiva contro l’ingiustizia e l’arbitrarietà.
Video della visita degli ex carcerati al carcere di Coronda dove sono stati imprigionati.
Emma Errais – Matteo Pratelli – Ester Signorelli (classe 1C – liceo classico) – attività del corso di Geopolitica e analisi dei conflitti internazionali
Bellissimo articolo scritto dagli studenti della 1C dopo aver partecipato alla presentazione del libro in italiano “Grand Hotel Coronda” con la testimonianza di un testimone diretto di grande levatura come Sergio Ferrari, sopravvissuto al carcere, uno cdei 70 relatori del libro, che non ha mai cessato di continuare a lottare per la memoria, la verità e la giustizia! È stato molto emozionante partecipare alla testimonianza di Sergio con una altissima attenzione degli studenti che hanno fatto poi delle domande non solo pertinenti ma anche molto profonde che ci hanno profondamente commosso tutti quanti e per primo lo stesso Sergio. Complimenti ragazzi, continuate così a portare avanti la memoria, la verità e la giustizia anche nel nostro paese e non solo per costruire un altro mondo che non è solo possibile ma addirittura necessario, indispensabile. Bravissimi, continuate così, contiamo su di voi!!!