Giulia Perlongo, studentessa al quinto anno del nostro liceo, durante la pandemia inizia a scrivere passo dopo passo (o per meglio dire riga dopo riga) quello che diventerà il suo primo libro: “Soraya- la ragazza che si ribellò al sistema”.
Un romanzo all’improvviso
Ma come può una ragazza così giovane intraprendere un percorso così complesso? Beh, sicuramente tramite una grande determinazione, lei stessa afferma: “Sin dall’infanzia ho sempre sognato di diventare scrittrice, come se avessi questo innato bisogno di scrivere ciò che vedevo e le emozioni che mi circolavano intorno.” Per Giulia il trascrivere pensieri dalla testa alla carta è una cosa di cui non può fare a meno. Aggiunge: “Ho sempre voluto scrivere un libro ma non pensavo di esserne in grado, tutto ciò che ho scritto nel corso degli ultimi anni erano solo piccole storie senza futuro. Lo scrivere qualcosa di lungo è estremamente difficile.” Diversamente da quel che si pensa, la difficoltà nello scrivere un libro non è tanto nell’inventare una trama ma nella coerenza che devono avere i personaggi.
Inizialmente quindi la realizzazione di un romanzo sembrava più che un obiettivo, un sogno lontano; è nato tutto per caso e come se fosse un gioco.
L’idea per questo racconto nasce molto prima della pandemia; il lockdown dovuto all’emergenza Covid ha contribuito a velocizzare il processo creativo.
Giulia afferma: “Lo scrivere per me è stato un buon modo per non pensare a ciò che il Covid ci stava portando via”.
Ebbene ragazzi, questo è uno dei tanti poteri della scrittura: puoi costruire il tuo mondo per essere completamente isolato da ciò che succede nella realtà. Tramite ciò che scrivi, non solo puoi sfogarti o divertirti, ma hai anche il potere di trascinare il lettore nella tua mente.
Secondo Giulia, ogni scrittore lascia un pezzo di sé nei suoi personaggi, per lei non è stato diverso con Soraya.
Un obiettivo importante per il proprio futuro
“Il mio obiettivo per il futuro è di riuscire a emozionare gli altri con le mie storie, di innescare sentimenti nei miei lettori, così da creare qualcosa che rimanga nel cuore. Da sempre per me i libri sono compagni di viaggio, anch’io vorrei creare per gli altri dei compagni tali, da non riuscire più a separarsene”.
Questo è ciò che Giulia vorrebbe fare in futuro, un progetto senz’altro ambizioso ma che riuscirà a realizzare.
Niente è più forte di un giovane con un sogno e quest’intervista ne è la prova.
Perciò cari lettori e care lettrici, se avete un obiettivo portatelo avanti a tutti i costi, proprio come sta facendo Giulia. Non è mai troppo presto e mai troppo tardi.
Giorgia Cervelli (Liceo classico – classe 1B)
Lascia un commento