Quando è stato scelto il tema Amore è Odio per questa edizione dei Giorni Classici a letteratura inglese stavamo giusto studiando il testo di Shakespeare Romeo e Giulietta. L’argomento aveva suscitato molto interesse sia in me che nell’altra capogruppo Giulia Giuntini; l’idea di dedicare il lavoro del nostro gruppo alla storia dei due giovani di Verona è venuta a lei, poi insieme l’abbiamo sviluppata.
La tragedia racconta di due sfortunati amanti che cercano di stare insieme, nonostante l’odio che c’è tra le loro famiglie (i Montecchi e i Capuleti). Perché in fondo “Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.” (Una delle frasi che ci è piaciuta di più).
Per la prima volta sono stata capogruppo insieme alla mia compagna e questo nuovo ruolo mi ha portato ad assumermi grandi responsabilità: contrariamente agli altri anni è stato da parte mia necessario pensare a ogni singolo dettaglio per la nostra piccola messa in scena e organizzare per essere pronti a ripeterla più volte (sabato pomeriggio l’abbiamo ripetuta circa 20 volte!).
A dir la verità dopo un po’ ho perso il conto di quante volte abbiamo presentato il nostro lavoro agli spettatori; nonostante la stanchezza, quando il pubblico entrava e si metteva a sedere, correva in tutti noi quel brivido d’emozione che ci dava la voglia di fare la nostra rappresentazione ancora una volta, meglio della precedente.
I giorni classici per me sono un’emozione unica, un modo per metterci alla prova e anche per conoscerci meglio tra noi studenti.
Che altro potrei aggiungere? Nella mia testa frullano già idee per l’anno prossimo e non vedo l’ora di realizzarle!
Alessandra Polzella.
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