Si sente spesso dire che ci sarebbero delle disastrose conseguenze se un giorno le api, i fondamentali insetti impollinatori responsabili della riproduzione del 70% di tutte le specie vegetali del pianeta, scomparissero. Ma il “se” è ormai diventato ingiustificato: per alcune parti del mondo non si tratta più di un’eventualità. Nello Sichuan, una regione della Cina, la scomparsa delle api è ormai una realtà definitiva, che ha costretto gli agricoltori della zona a reclutare degli uomini-ape perché si occupino dell’impollinazione manuale delle piantagioni. I costi di tale servizio sono esorbitanti e nel 2005 anche uno studio franco-tedesco ha calcolato che il lavoro di impollinazione delle api, se dovesse essere effettuato manualmente, costerebbe 195 miliardi di euro annui.
Come evitare tutto questo e far sì che il fenomeno non dilaghi presto anche in altri paesi?
Nel 2014 l’associazione ambientale norvegese Bybi ha realizzato la prima autostrada delle api: si tratta di un corridoio verde che attraversa la città di Oslo con stazioni di polline ogni 250 metri. I cittadini hanno partecipato attivamente all’iniziativa dando un contributo economico, ma anche pratico, estendendo l’autostrada con modesti spazi verdi sui loro balconi e giardini.
Grazie a tali piccoli giardini le api possono ristorarsi e sopravvivere in questo ambiente cittadino: lo scopo del progetto è infatti quello di creare delle realtà che permettano la convivenza di uomini e natura, cercando di ridurre l’impatto che le attività di urbanizzazione hanno sugli ambienti naturali e gli animali che li abitano.
Il progetto si è diffuso anche in Italia, dove l’autostrada delle api è diventata un’iniziativa particolarmente sentita. L’Istituto Comprensivo di Fiano è il primo comune italiano che ha realizzato un’autostrada delle api e adesso in Piemonte ci sono 74 chilometri di stazioni per le api che vanno dal Comune di Usseglio fino al Parco di Stupinigi. Il progetto si è diffuso anche a Milano, dove, già dal 2019, il comune ha avviato la realizzazione di un’oasi per le api nel Parco Nord della città che sarà lunga 3,5 chilometri e costellata da oltre un milione di fiori e tremila piante perenni.
Salvaguardare la biodiversità è una responsabilità di tutti, e un obiettivo che tutti possono contribuire a realizzare: piantare fiori in giardino o mettere delle piante sul balcone sono dei gesti piccoli ma importanti, che aiutano le api a sopravvivere negli ambienti cittadini che oggi sono fortemente urbanizzati.
Sveva Fascetti (classe 2A – liceo classico)
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