In occasione del Pisa Book Festival, noi studenti e studentesse dell’I.I.S. Galilei Pacinotti abbiamo avuto la possibilità di intervistare alcuni editori, autori e visitatori presenti all’evento. Io ho scelto di intervistare le responsabili dello stand di “Fazi Editore”, una delle case editrici indipendenti più importanti nell’economia del libro.
Sempre alla ricerca di nuovi talenti e idee che possano strizzare l’occhio ai giovanissimi, Fazi Editore propone diversi generi: il fantasy epico, l’urban fantasy, alcuni grandi classici (per esempio romanzi di Charlotte Bronte, Wilkie Collins e Lev Tolstoj), ma anche la letteratura moderna. Ed infine spazia nel genere giallo e nella saggistica.
Ma ad attirare particolarmente la mia attenzione è stato un romanzo di narrativa intitolato “Anima”, uno dei “casi letterari” degli ultimi anni, scritto dall’autore libanese Wajdi Mouawad. Il libro, che ha spopolato nei trend del cosiddetto BookTok, è a metà tra un giallo e un racconto di avventura. La vicenda ha inizio con un omicidio, di cui il solo testimone è un gatto. Il marito della vittima, in cerca di giustizia e vendetta, inizierà a fare chiarezza riguardo al delitto sulla base del niente.
“Durante la caccia al killer, nel disperato tentativo di trovare una spiegazione al male, il protagonista sprofonda nelle viscere di un mondo a sé stante, che vive appena sotto la pelle del mondo civile, abbandonato a mafie e traffici di ogni sorta, governato da leggi proprie. È un’ esplorazione della natura umana nei suoi lati più oscuri“, spiegano gli editori.
Emerge anche un’importante critica alla società e ai mali generati dall’uomo. Il romanzo in questione si può definire accattivante e travolgente anche solo leggendo questa insolita trama, motivo per cui è stato tra i primi libri ad andare esaurito al Festival.
E voi cosa ne pensate? Vi ho convinto a leggerlo?
Giorgia Cervelli (classe 2B – Liceo Classico)
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