A inizio anno scolastico quando il professor Andrea Vento, insegnante di geografia nella mia classe, la 1A AFM, è venuto a conoscenza della mia origine kurda – più precisamente del Kurdistan turco – ha ideato un progetto dal titolo “La questione del popolo kurdo tramite peer education” allo scopo di far conoscere agli studenti, della mia e di altre classi, le caratteristiche e la particolare condizione in cui vive il mio popolo.
Dopo aver affrontato più volte l’argomento nella nostra classe, anche in occasione del terribile terremoto che ha colpito proprio il Kurdistan turco con gravissime distruzioni e migliaia di morti, giovedì 18 maggio il professore e io abbiamo tenuto un incontro con la classe 1E AFM.
La spiegazione del Kurdistan dal punto di vista geografico, storico e culturale è stata organizzata con l’obiettivo di far apprendere agli studenti i vari aspetti tramite concetti semplici e col supporto di una presentazione in ppt che il professore aveva preparato.
Il prof. Vento ha iniziato la lezione con una breve introduzione sui concetti di Stato e di etnia e ha spiegato che il Kurdistan non è uno Stato indipendente, ma una vasta regione abitata da curdi che si trovano in diversi Paesi del Medio Oriente, principalmente in Iran, Iraq, Siria e Turchia. Ha sottolineato che i curdi sono un gruppo etnico che vive in questa regione da molti secoli e che parlano una lingua della famiglia indoiranica. Il professor ha poi presentato alcune carte del Medio Oriente dove era riportata la posizione del Kurdistan, mostrando le diverse linee di confine che attraversano la regione e spiegando che i curdi vivono all’interno di questi confini nazionali.
Per aiutare gli studenti a comprendere meglio le cause della situazione attuale dei curdi, sono state mostrate le carte storiche che rappresentavano i passaggi storici fondamentali che hanno portato il mio popolo a non avere un nostro Stato indipendente, nonostante siamo la quarta etnia del Medio Oriente dopo arabi, iraniani e turchi. È stato spiegato, inoltre, che ogni cultura ha le sue tradizioni uniche, come il ruolo importante della donna nella società e nelle istituzioni curde, e che è importante rispettare e valorizzare la diversità culturale.
Successivamente, l’insegnante mi ha chiesto di parlare della lingua curda e io ho anche insegnato alcune parole e frasi di base della mia lingua, come “ciao” e “grazie”. Infine, ho parlato di quali sono le condizioni di privazione dei diritti per un cittadino curdo in Turchia e ho raccontato tutte le difficoltà che le persone curde affrontano ogni giorno.
L’insegnante ha quindi affrontato l’importanza della pace e della comprensione tra i popoli, spiegando che ci possono essere situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, incluso il Kurdistan, a causa della negazione dei diritti. Ha sottolineato che è importante risolvere i problemi attraverso il dialogo, la comprensione reciproca e il rispetto dei diritti di tutti i popoli.
Durante la spiegazione, gli studenti sono stati coinvolti con domande e sono stati incoraggiati a condividere le loro impressioni. L’insegnante ha cercato di rendere la lezione interattiva e coinvolgente, utilizzando immagini e racconti interessanti per mantenere l’attenzione della classe.
L’incontro sul Kurdistan è stata un’opportunità, per gli studenti, di acquisire una comprensione di base sulla regione e di sviluppare una maggiore consapevolezza e sensibilità verso la diversità culturale. La discussione si è conclusa con un messaggio di pace e rispetto reciproco teso a incoraggiare gli studenti a promuovere questi valori nella loro vita quotidiana. Per me è stata un’esperienza importante perché mi ha permesso di far conoscere il mio popolo e le sue condizioni.
Ucar Tayyar (classe 1A AFM – ITE)
Bravissimo Ucar!
Grazie