Dal 1988 il 1 dicembre di ogni anno si tiene la Giornata Internazionale contro l’AIDS.
Trent’anni fa la disinformazione sull’argomento e la discriminazione nei confronti dei malati erano in costante crescita e in questi ultimi trent’anni l’AIDS ha ucciso 25 milioni di persone. Tutt’ora questa malattia miete moltissime vittime fra cui anche bambini; maggiore è l’attenzione da parte dell’opinione pubblica ma grande rimane la disinformazione che porta le persone a sottovalutare gli aspetti legati al contagio e le conseguenze della malattia.
Per questa ragione le Nazioni Unite, in collaborazione con altre organizzazioni, hanno istituito una giornata dedicata ad accrescere la consapevolezza dell’esistenza del virus HIV e delle sue conseguenze. In particolare la Giornata si pone l’obiettivo di spiegare che la prevenzione è ancora l’arma più efficace, nonostante i passi da gigante compiuti in questo campo dalla medicina per trovare delle cure.
Venerdì 29 novembre la Società della Salute di Pisa ha organizzato alla Stazione Leopolda una serie di eventi nel corso di tutta la giornata in modo da coinvolgere gli studenti pisani e sensibilizzarli sull’argomento.
Al nostro arrivo alla Stazione Leopolda siamo stati dunque invitati a fare un breve test di autovalutazione sull’applicazione Kahoot, non solo per quanto riguarda il virus HIV e di conseguenza la malattia AIDS, ma anche su varie malattie sessualmente trasmissibili. Io stessa mi sono accorta, come la maggior parte delle persone presenti all’evento, di avere poche conoscenze su questi argomenti. Molto utili si sono rivelate le spiegazioni della Dottoressa Laura del Bono.
Successivamente, il Professor Alberto Rossetti ha aperto un dibattito sul tema dell’educazione sentimentale, soffermandosi sui concetti più importanti e su cosa intendono i ragazzi oggi per amore. Il Professore ha inoltre sottolineato la facilità con cui certi approcci vengono condotti attraverso i social e ha messo in guardia su come la promiscuità possa essere l’anticamera per contrarre il virus e quindi sviluppare la malattia.
A conclusione dell’incontro il Professore ha invitato noi ragazzi a partecipare a una serie di laboratori pratici. Partendo dalla lettura di un brano tratto dal libro “Un dolore così dolce” di David Nicholls abbiamo discusso dell’importanza di saper gestire le nostre emozioni per poter affrontare con consapevolezza la nostra sessualità ed è stato importante avere avuto la possibilità di riflettere su ciò che crediamo di conoscere ma di cui abbiamo invece una percezione superficiale.


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