Come ogni anno, durante i giorni classici appena trascorsi la redazione di RapsodiaOnline ha organizzato un sondaggio riguardo proprio alla nostra rassegna, giunta ormai al 6° anno. Le domande spaziano da come gli intervistati hanno saputo dei giorni classici alle valutazioni che i nostri visitatori hanno dato ai singoli gruppi e ai loro personaggi. Andiamo a vedere com’è andata.
Partendo dall’affluenza, questa pare essere stato un anno fortunato: dalla nostra postazione abbiamo potuto notare comitive molto gremite, tanto che nessuno dei sondaggisti è riuscito a staccarsi un attimo dalla postazione (il che, purtroppo, ha avuto l’effetto negativo di non aver visto alcuna scena). Il sondaggio è nuovamente cresciuto quest’anno, arrivando a 107 persone ascoltate, per una platea più vasta e quindi dei risultati più fedeli all’effettivo gradimento del pubblico.
Parlando del pubblico, i giorni classici sono tutt’ora trainati dalla presenza dei genitori degli studenti: formano il 28% degli intervistati, seguiti da un 25% composto da studenti del nostro liceo, la metà dei quali è coinvolta e trova il tempo di vedere gli altri gruppi nelle pause, mentre l’altra metà è lì per vedere i compagni, senza essere coinvolta. Notevoli anche le presenze dei professori, sempre più interessati ai Giorni Classici, degli ex studenti della scuola, ancora molto legati alla rassegna, e dei genitori di ragazzi di terza media; scarseggia però la presenza di questi ultimi, verso i quali, forse, l’evento dovrebbe rivolgersi un po’ di più. Affluenza pressoché paritaria tra maschi e femmine, con qualche intervistato che ha optato per la categoria “altro”.
Riguardo ai voti, il voto complessivo alla manifestazione scende molto leggermente, da 9,2 dell’anno passato a 8,9 di quest’anno, ma questo calo è più che compensato dagli ottimi risultati nei singoli gruppi. Non solo la media del gruppo più apprezzato, Mare Nemico, ha superato il già splendido gruppo su Freud dell’anno passato, arrivando a toccare una media di 8,97, ma soprattutto la media generale si è alzata notevolmente: da 7,6 del 2018 a 8,2 di quest’anno. Un traguardo ancora maggiore, a nostro parere, è stato aver creato un insieme di gruppi più omogeneo ed organico, senza gruppi che spiccassero chiaramente sopra gli altri e senza gruppi che pagassero pegno. Questo è testimoniato dalla forbice molto più ridotta tra la media più alta e quella più bassa, che si è dimezzata, da 2,8 a 1,4 su 10, ma anche dal fatto che la media dei voti sia anche la moda (il dato che si presenta più frequentemente). Tra i personaggi, molto apprezzati Medea e Adamo, con 8 voti a testa, ma l’enorme platea di personaggi scelti da almeno uno spettatore, più di 30 diversi, dimostra ancora una volta la qualità media altissima di quest’edizione.
La parte più importante del sondaggio è però sicuramente quella in cui gli spettatori dicono cosa è piaciuto dell’edizione dell’anno corrente e cosa ha bisogno di essere migliorato. Anche questo anno sono stati la passione dei ragazzi e le parti recitate le due caratteristiche più apprezzate, con quest’ultima che pare essere migliorata dall’anno passato, tanto da sopravanzare il sempre presente impegno dei ragazzi. Non molto apprezzate, d’altra parte, le parti narrate e le poesie, che confermano una tendenza netta degli spettatori a preferire la recitazione piuttosto che la narrazione, nella nostra rassegna. Anche la scenografia potrebbe essere migliorata a parere degli spettatori, ma si nota un miglioramento rispetto agli anni passati, in cui era proprio la cenerentola (e a proposito, tutti sono concordi nel dire che la scenografia paga esclusivamente i mezzi limitati a nostra disposizione). I difetti maggiori imputati all’evento sono stati la lunghezza eccessiva del giro completo di tutti i gruppi (molti ci hanno detto di non essere riusciti a vederne uno intero) e anche la lunghezza di alcuni singoli gruppi, che seppur sono stati molto apprezzati hanno rallentato un po’ l’afflusso degli spettatori.
Infine, la domanda fatidica: “Tornerai l’anno prossimo?”. La risposta è “Sicuramente sì” per tre quarti degli spettatori, con un aggiuntivo 15% che dice di tornare, ma solo “Probabilmente”. Solo sei gli spettatori insoddisfatti, di cui uno ha detto che sicuramente non sarebbe tornato, ed altri cinque si sono limitati ad un “Probabilmente no”. Insomma, i numeri sono testimonianza di una bellissima edizione dei giorni classici, che sono sempre più in crescita per affluenza e qualità media dei gruppi proposti. Davvero un grazie di cuore a tutti gli studenti, ex ed attuali, e professori coinvolti per il loro impegno. L’appuntamento è all’anno prossimo!
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