La sera di mercoledì 24 Ottobe, al Cinema Arsenale di Pisa, con la proiezione del film “Saremo giovani e bellissimi” si è tenuto l’ultimo appuntamento del terzo giorno del primo festival italiano dedicato al cinema musicale e alla musica nel cinema, SeeYouSound International Music Film festival. Nato a Torino nel 2015, il festival è diventato quest’anno una rete che è arrivata fino a Pisa, Lecce e Palermo. Nella nostra città l’edizione pisana del festival è stata possibile grazie alla collaborazione tra Cinema Arsenale e Cinema Lumiere con proiezioni da martedì 23 ottobre a sabato 27 ottobre: cinque giorni di film, performance e incontri per indagare sul rapporto tra musica e immagini.
La sera di martedì, prima della proiezione del film “Saremo giovani e bellissimi” diretto da Letizia Lamartire e prodotto da CBS Production con Rai Cinema, ha cantato live l’artista Emma Morton, cantante che ha collaborato al soundtrack del film. La musica ha infatti un ruolo centrale nella trama che si concentra sul rapporto particolare e ambiguo tra Isabella, una madre quarantenne interpretata da Barbora Bobulova e suo figlio ventenne Bruno, interpretato da Alessandro Piavani. Oltre a vivere insieme, i due lavorano come musicisti esibendosi settimanalmente come un duo, in un locale di Comacchio.
Il rapporto morboso tra madre e figlio giunge al limite con l’entrata in scena di due personaggi, Arianna (Federica Sabatini) e Umberto (Massimiliano Gallo), i rispettivi compagni dei due protagonisti. Nonostante la secondarietà di questi due personaggi, nel fragile equilibrio tra madre e figlio diventano la causa di un allontanamento improvviso.
Come ha spiegato la Bobulova, dopo la proiezione del film, rispondendo ad alcune domande del pubblico presente in sala, i ruoli dei due protagonisti sono chiaramente invertiti in quanto Isabella mostra, fin da subito, un comportamento infantile e irresponsabile che Bruno è costretto a subire, non vivendo la sua giovinezza e diventando la figura genitoriale nella coppia.
Durante il breve confronto con gli spettatori, l’attrice protagonista ha approfondito alcuni aspetti riguardanti la realizzazione dell’opera cinematografica; in particolare si è soffermata sulla particolarità e unicità della composizione prevalentemente femminile del gruppo che ha reso possibile la realizzazione del film, a partire dalla regista per poi arrivare alla produttrice, alla scenografa e alla costumista. Questo ha messo in luce un aspetto non frequentemente preso in analisi, quale la rarità di un alto numero di donne all’interno di un set di produzione. L’attrice ha inoltre spiegato meglio il rapporto tra la musica e il film, raccontando che la regista è una musicista e che è stata la stessa a insegnare ad Alessandro Piavani a suonare la chitarra, prima di iniziare le riprese.
Anche Emma Morton è intervenuta nel confronto raccontando di aver dovuto spiegare all’attrice di Arianna, che canta con la voce della Morton nel film, la propria gestualità durante le performances. Barbora Bobulova ha infine puntualizzato la professionalità e le capacità interpretative dei colleghi attori, giovani e da poco usciti dall’accademia.
Ho trovato molto interessante questo film in cui si percepisce la cura utilizzata per la sua realizzazione. È un’unione ben riuscita tra arte cinematografica e musica che merita il successo avuto alla Mostra del Cinema di Venezia, il premio Soundtrack Stars Award e la nomination ai David di Donatello 2019.
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