“Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto.” Oscar Wilde.
Il giorno 21 settembre alla sala Sms si è tenuto il convegno internazionale “Donne al centro della migrazione”.
Per tutta la giornata operatrici, psicologhe, educatrici, mediatrici culturali, psicoanaliste si sono confrontate, a partire dalle proprie esperienze, sull’accoglienza e il sostegno alle donne migranti nei centri di intercultura e nei centri antiviolenza. Oltre alla Casa della donna, nel pomeriggio ha partecipato il Centro interculturale S.u.s.i. di Berlino.
S.u.s.i. è un centro interculturale d’accoglienza per donne scappate dai loro paesi. All’interno vi lavorano donne che a loro volta sono immigrate che hanno cercato di creare un luogo accogliente per tutte le migranti che sono in conflitto con loro stesse e che hanno perso la forza di portare avanti la propria vita poiché sono costrette a scappare dalla povertà, dalla guerra e dalle società patriarcali che le fanno sentire donne solo se sono mamme o mogli.
Oltre al sostegno psicologico e all’aiuto nell’inserimento della società, il centro ha creato vari laboratori, come quello di scrittura organizzato in lingua spagnola per le donne che vengono dall’America Latina che, come uno strumento di guarigione, ha permesso loro di raccontarsi.
All’incontro sono intervenute le consulenti che fanno parte di S.u.s.i.; anche se appartengono tutte a paesi diversi, la lingua che le accomuna è il tedesco. Una delle collaboratrici italiane ha tradotto in italiano i diversi interventi.
Ogni psicologa lavora con le donne che parlano la sua lingua d’origine perché dare la consulenza in madre lingua dà una profonda carica emotiva e permette alle donne migranti di esprimersi meglio e di essere comprese.
Una delle collaboratrici è una donna italiana: Annalisa Maggiani ha studiato filosofia all´Universitá di Pisa e si è dedicata allo studio della danza espressionista e del teatro di strada. Nel 1988 si è trasferita a Berlino dove ha conosciuto S.u.s.i. e ha cominciato il progetto di Danza Terapia interculturale per aiutare le donne immigrate a superare lo stress fisico ed emotivo a cui sono sottoposte.
L’incontro si è concluso con la proiezione di un flashmob nella metro di Berlino, ideato e realizzato da Annalisa e che, grazie a musiche e danze di vari paesi, è riuscito a coinvolgere tutti i presenti.
Federica Russo e Alessandra Polzella.
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