
Anche quest’anno Pisa, nei giorni 10, 11 e 12 novembre, ha visto riunirsi a Palazzo dei Congressi le case editrici indipendenti italiane, in occasione della quindicesima edizione del Pisa Book Festival, un salone nazionale del libro che ogni anno in autunno coinvolge editori, scrittori, traduttori, illustratori e artisti italiani e stranieri.
Quest’anno il Paese ospite del festival è stato la Finlandia, che celebra i 100 anni dall’indipendenza, e i Mumin sono stati scelti come ambasciatori dell’illustrazione per bambini del paese ospite a Palazzo Blu, nella mostra “La valle dei Mumin”, inaugurata giovedì 9 novembre e aperta fino al 28 gennaio 2018.
I Mumin sono personaggi di finzione creati dalla scrittrice e illustratrice finlandese Tove Jansson fra il 1945 e il 1980. Simili a ippopotami bianchi, abitano in una valle tranquilla e protetta; le loro storie narrano vicende che avvengono nella valle. I Mumin sono molto diffusi nei paesi scandinavi e in Giappone, dove nel 1969 ne è stato tratto un anime intitolato Moomin.
Durante il Pisa Book Festival il pubblico pisano – e non solo – ha avuto l’occasione di incontrare autori, partecipare a conversazioni, animati dibattiti e laboratori; tra le personalità di maggiore spicco Tuomas Kyrö, Riikka Pulkkinen e Rosa Liksom, ospiti d’onore della Finlandia; Sebastiano Mondadori, nel workshop CELA Scrivere come; Paolo Ferragina e Fabrizio Luccio, due importanti divulgatori della nuova frontiera del pensiero computazionale; Joseph Farrell, professore emerito di Italianistica presso la Strathclyde University di Glasgow, nell’incontro con la scrittrice scozzese Louise Welsh; Salvatore Striano in occasione della presentazione del suo libro Giù le maschere; e molti altri personaggi come Francesco Laurenzi, Guido Tonelli, Marco Malvaldi e Marco Viti.
Fra gli eventi più partecipati è senz’altro da ricordare Processo a Lenin: l’ultima parola alla giuria popolare (con Ettore Cinnella, Guido Carpi e Franco Andreucci): alla fine del processo, in Sala Pacinotti, sabato 11 novembre, il verdetto della giuria popolare è stato di assoluzione ma con una votazione di misura e solo dopo accesi dibattiti. Perché Pisa Book Festival è anche questo.
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