Il primo dicembre, nella Giornata mondiale contro l’AIDS, si è tenuta presso la Stazione Leopolda di Pisa una conferenza volta alla sensibilizzazione sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili e, in particolare, sul virus dell’HIV. La conferenza è stata organizzata da Salus, un’associazione non a scopo di lucro – nata nel 1991 a seguito dell’esperienza di volontariato ospedaliero accanto ai malati di AIDS – e che collabora sia con Enti Pubblici sia con il privato nel sociale. L’associazione inoltre promuove attività di sensibilizzazione e di informazione nelle scuole, organizza corsi di volontariato e ha avviato nel 1996 un progetto di unità abitative protette, dove i malati privi di reddito e di riferimenti familiari possano trascorrere una vita il più serena possibile.
All’incontro hanno partecipato diverse classi dell’Istituto Galilei-Pacinotti. Abbiamo così intervistato alcuni ragazzi della classe IIB AFM che hanno assistito alla conferenza e che hanno risposto in maniera entusiasta ad alcune nostre domande.
Innanzitutto, cosa sapete adesso dell’HIV?
E’ un virus che causa la malattia dell’AIDS, la Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita.
Vi è stato spiegato come si trasmette?
Le cause della trasmissione possono essere varie: tutti i rapporti sessuali non protetti dal profilattico, lo scambio di siringhe usate da una persona infetta o sieropositiva, l’utilizzo di strumenti taglienti o appuntiti non sterilizzati ed infetti, oppure dalla madre al figlio durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. Più banalmente, si può essere infettati anche se si viene a contatto con il sangue di una persona malata. E’ importare tenere sempre presente che i contraccettivi come la pillola non hanno efficacia contro l’HIV.
Che cosa si intende per sieropositivo?
E’ una persona che ha contratto il virus dell’HIV ma non soffre della malattia dell’AIDS; è anche detto portatore sano. Può succedere però che si ammali successivamente; inoltre, se non utilizza le precauzione necessarie, un portatore sano può comunque trasmettere il virus HIV.
Come non si trasmette invece il virus HIV?
Nei normali, comuni, contatti quotidiani al di fuori della sfera sessuale, non si trasmette con la stretta di mano né il contatto epidermico (a meno che non ci sia una ferita o lesione sanguinante), non si trasmette con i colpi di tosse o gli starnuti, con cibi e bevande assunti per via orale, attraverso la puntura di insetti e così via.
Come si fa a sapere se si è stati contagiati dal virus HIV?
Bisogna fare dei test tramite il prelievo del sangue; questo test è gratuito, anonimo e non è necessaria la richiesta del medico. Inoltre il risultato è tutelato dal segreto professionale.
Dove si può fare il test HIV?
A Pisa è necessario recarsi presso il reparto di Malattie infettive di Cisanello. Fare il test è importante e riguarda tutti, in particolare chi ha avuto comportamenti a rischio; inoltre è fondamentale avere informazioni precise per non infettarsi.
Chi è opportuno che si sottoponga al test?
Chi ha avuto rapporti sessuali non protetti e non ha la certezza che il partner sia HIV negativo, oppure chi ha scambiato siringhe o oggetti taglianti come forbici e rasoi. Ancora, le donne in gravidanza.
Perché sottoporsi al test HIV?
Perché prima si viene a conoscenza di essere stati contagiati, prima si possono iniziare le cure.
Quindi è possibile curarsi? Come?
Curare l’HIV non è certamente una cosa facile, ma è necessario farlo prima che esso causi l’AIDS. Per contrastarlo bisogna prendere appositi farmaci, che riducono la probabilità di trasmettere il virus rendendola talvolta nulla.
Quando fare il test HIV?
Il test va fatto 3-4 settimane dopo la possibile esposizione al contagio; se negativo, va comunque ripetuto dopo sei mesi.
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